3 settembre 2010

io porto me e tutto quello che mi si è appiccicato addosso.

questa mattina in biblioteca c’era odore di caffè e penna bic. ho salutato la bibliotecaria e anche la donnina zoppa che rimette a posto tutti i libri. che se mi ricordo dove sono senza perdermi, li rimetto sempre a posto io eh. e lei mi sorride e dice che mi deve un caffè. non ci sono macchinette però. tutto l’odore di caffè lo porta la gente da fuori. dal bar dei portici. o quello dietro la posta che però fa il caffè strano. è beige chiaro chiaro. quindi penso che sì, tutti portano con sé tutto. senza saperlo. prima di uscire ho preso un libro vecchio con la copertina che cade a pezzi e le pagine ingiallite da maneggiare con cura. ho aperto a caso mentre aspettavo in coda al prestitolibri e ho letto questo:” Leo sente la presenza di Thomas, poco distante da sé, come un respiro di tenerezza in cui desidera essere compreso al più presto. Vorrebbe accarezzargli il viso e stringerlo fra le braccia. Non ha parole da dirgli, poiché sente che Thomas ha già cominciato a conoscerle.”

io porto me e tutto quello che mi si è appiccicato addosso.


(ascolta)

2 commenti:

Giulio ha detto...

ho chiuso gli occhi.
mi sono lasciato adagiare su una nuvola. sai, immaginavo il cielo dell'Islanda.
a me piacciono le bic nere, il caffè macchiato e l'odore di libri nuovi, vecchi, letti e riletti.
io amo rifugiarmi in biblioteca e ascoltare questo
http://www.youtube.com/watch?v=4L_DQKCDgeM

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polaroidiuntuffo ha detto...

tondelli :)